#IO, I TURNI E LA GSA: il loro primo incontro
- G.Sandra
- 8 lug
- Tempo di lettura: 4 min
A seguito del mio percorso di Master in Gestione della Salute in Azienda (GSA), mi è stato chiesto di raccontare come e quando sia nato il mio interesse per questo ambito. Oggi è la giornata internazionale dei paramedici e quindi ho pensato di onorare questo giorno, parlando dell'incontro della mia precedente carriera professionale con quella attuale.
Ripensandoci, il mio primo approccio risale al 2013, quando lavoravo presso il Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (SALVA). All’epoca, il caposervizio volle dare risposta a un’esigenza emersa dal personale. Data la mia passione per la salute e lo sport, mi proposi di sviluppare un progetto che mirava alla promozione dello sport e del benessere all'interno del servizio (vedi articoli allegati).
Allora non conoscevo ancora il concetto di GSA, ma cominciai a documentarmi, trovando nel sito di Promozione Salute Svizzera un punto di riferimento essenziale. Il primo progetto, pensato per durare 18 mesi, prevedeva il coinvolgimento dei colleghi in attività sportive, conferenze con specialisti della salute, iniziative per la promozione della salute mentale e corsi di cucina.
Da quel momento, la mia passione per il tema è cresciuta. Nel 2017 ho sviluppato una formazione rivolta a tutti i soccorritori diplomati del Ticino, nella quale proponevo spunti su attività fisica, rilassamento, alimentazione e accenni alla medicina del lavoro, con particolare attenzione alle problematiche legate al lavoro a turni.
Dal 2018 ho iniziato a frequentare i corsi organizzati da Promozione Salute Svizzera a Losanna e, in seguito, sono riuscita a realizzare due giornate multidisciplinari dedicate ai miei colleghi. In queste occasioni, a momenti teorici e formativi si alternavano attività pratiche come arrampicata, yoga, meditazione e scherma.
In qualità di coordinatrice e responsabile del progetto “Salute e Benessere”, ho poi ampliato le tematiche trattate, concentrandomi su aspetti più strettamente legati alla professione: ambiente e luogo di lavoro, gestione dei turni e dello stress. In questa direzione, ho anche proposto un’iniziativa che prevedeva una giornata settimanale dedicata all’alimentazione sana.
Ho purtroppo dovuto lasciare la professione per motivi di salute, ma mi fa piacere vedere che il tema del benessere resta in qualche modo vivo e discusso. Lo dimostra anche un recente articolo pubblicato sulla rivista SALVA del 2024, nel quale l’attuale Direttore Operativo, Michel Ceschi, riflette sulle difficoltà della professione del soccorritore. Riporto qui un estratto:
“Tuttavia, non e' un’attivita' priva di difficolta'. I turni, specialmente quelli notturni, possono disturbare il ritmo circadiano naturale del corpo, in alcuni casi causando disturbi del sonno. Come detto, lavorare a turni nel contesto del soccorso preospedaliero presenta vantaggi significativi, come flessibilita' del tempo e opportunita' economiche, ma comporta anche notevoli sfide in termini di salute, equilibrio tra vita, lavoro e sicurezza. Nonostante le difficolta' legate agli orari irregolari e alla natura stressante del lavoro, i soccorritori devono essere preparati a gestire questi aspetti per mantenere un alto livello di benessere personale, oltre a essere pronti ad affrontare sfide uniche e a garantire un servizio di alta qualita'.” (Ceschi, 2024)
Queste parole rendono evidente quanto questa professione sia impegnativa e quanto ogni servizio possa fare per tutelare la salute dei propri collaboratori onde evitare spiacevoli e costose assenze, precoci partenze e turnover.
Uno dei temi che ritengo fondamentale approfondire è il rispetto del ritmo circadiano nel lavoro a turni. Questo ritmo, sincronizzato sull’alternanza luce-buio, regola non solo il ciclo sonno-veglia, ma anche il metabolismo, la produzione ormonale (cortisolo, insulina, melatonina) e la funzione cardiovascolare.
Sono soprattutto i turni notturni a mettere in crisi questo equilibrio naturale, esponendo gli operatori sanitari a rischi reali come:
aumentato rischio cardiovascolare (ipertensione, fibrillazione atriale),
alterazioni metaboliche (insulino-resistenza, obesità, diabete di tipo 2),
disturbi del sonno,
disturbi ormonali (incl. problemi di fertilità e irregolarità del ciclo)
depressione e ansia.
L'OMS rileva poi che il lavoro a turni notturno è classificato 2a (probabilmente cancerogeno per l'essere umano) per determinati tumori quali: seno, prostata e colon.
Nel box sottostante propongo alcuni consigli pratici su come rispettare il ritmo circadiano anche nel contesto del lavoro a turni.

L’invito che mi sento di rivolgere a tutti i responsabili e dirigenti dei servizi ambulanza, ma non solo, è quello di continuare a valorizzare il proprio personale, soprattutto alla luce delle problematiche e delle patologie che possono insorgere a causa del lavoro a turni e del costante turnover di personale in ambito sanitario.
Una direzione proattiva, che promuova in modo sistemico la Gestione della Salute in Azienda (GSA), rappresenta una strategia concreta e lungimirante. Un’organizzazione attenta al rispetto del ritmo circadiano e alla salute dei lavoratori turnisti può infatti contribuire a:
migliorare il benessere psicofisico del personale,
ridurre l’assenteismo e l’incidenza di patologie,
garantire un servizio di soccorso sempre più all’avanguardia, efficace e professionale nel tempo.
ridurre i costi attuali e futuri dell'azienda e della società
Conclusione
Ho vissuto per 18 anni la turnistica in qualità di soccorritrice e ciò mi piaceva. Mi piacevano pure le notti con il particolare e intimo ambiente che si viveva. Tutto ciò mi ha permesso di analizzare e conoscere il mio corpo e di capire che per mantenere un equilibrio di salute mi sarei dovuta impegnare quotidianamente, ed è quello che ho cercato di fare coinvolgendo anche i miei colleghi. Purtroppo ad un certo punto ho dovuto mettere in pratica il fatidico piano B (e anche C... e vi consiglio di averlo sempre pronto). Sono stati cambiamenti, a volte difficili, che mi hanno fatto sicuramente crescere ma che mi hanno anche permesso di dire che promuovere la GSA, in particolar modo nei servizi ambulanza per una maggior tutela dei miei ex-colleghi e della professione stessa, sarebbe stata la mia prossima missione.
HAPPY PARAMEDIC INTERNATIONAL DAY A TUTTI... oggi e sempre!!
Bibliografia e articoli correlati: 2024_Articolo Michel Ceschi pag. 3: https://www.salva.ch/media/tvppe3z4/def-rivista_informativa_2024_240924.pdf
2019_Articolo Sandra Tonacini pag. 15 : https://www.salva.ch/media/f5qj0rq3/rivista-informativa-2019.pdf
2018_Trafiletto pag. 11: https://www.salva.ch/media/0iscv3dy/rivista-definitiva-2018.pdf





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